Mille Colori, a Volte Sbagliati

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Millè, Franciacorta Brut Millesimato, 
Villa Crespia (Arcipelago Muratori).

La confezione colpisce. Non c'è dubbio. Si tratta di capire dove colpisce. Quale target. E se aveva effettivamente intenzione di colpire proprio quel bersaglio. A nostro parere l'obiettivo punta lontano, verso le sconfinate lande della Russia Bianca (o meglio verso gli sconfinati averi di alcuni facoltosi moscoviti, giacché nella tundra sono ancora fissi sulla vodka). Una bottiglia luminescente, dai toni turchesi, con inserimenti rosa e argento, un tripudio di sfarzo "diamantato" che quasi infastidisce gli occhi, quanto meno quelli eleganti e poco affini alle esagerazioni. Forse non arriviamo al kitsch ma non manca molta strada. I mercati esteri plaudono, si pensa. In italia chissà. Va tenuto in buon conto (dovrebbe averlo fatto anche il produttore di questo spumante lumineggiante a base Chardonnay) che il Franciacorta (in generale) vende davvero poco all'estero: il suo mercato per ora si sviluppa in gran parte nel territorio italiano dove, è vero, si è fatto spazio con una ottima attività di marketing. Possiamo allora parlare di modernità, considerato anche lo snello e "scattante" nome attribuito al prodotto: "Millè". Non male come sintesi: punta direttamente a comunicare il "Millesimato", con accento francesizzante e occhiolino evidente. Mille ottimi auspici quindi a questo nuovo parto della Franciacorta, anche se la perplessità sul design rimane.