Isole Ventose e Piccoli Produttori Giocosi

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Nantropò, Ansonica Passito, Fontuccia.

Sull'origine di questo nome non ci sono dubbi: si tratta di una accezione dialettale toscana che chi è italiano può facilmente intercettare: "ancora un po'", proprio quello che si dice quanto si assaggia qualcosa di buono e se ne desidera ancora. Il concetto, per un passito soprattutto, è perfetto: poco ma buono. Un bicchierino tira l'altro, si potrebbe aggiungere. La produzione è davvero piccola come l'azienda che se ne prende carico. Siamo sull'Isola del Giglio, piccoli appezzamenti assolati e battuti dal vento. Una fornitura che probabilmente si esaurisce entro i confini regionali e quindi non ha ambizioni di export, dove il nome dialettale andrebbe spiegato bene. Risulta comunque musicale e simpatico: la fonetica di "Nantropò" è giocosa, la pronunciabilità invece è difficoltosa a causa della prima parte "nantro", difficile anche per un italiano. Guadagna di nuovo favore sul terreno della memorbilità grazie, appunto, alla sua simpatia. Bello (e si conferma giocoso) il carattere di scrittura del nome, caldi i toni dell'etichetta che presenta una raffigurazione stilizzata, probabilmente delle vigne a mare o forse la prora di una barchetta. Il vitigno, abbastanza raro, conferma e consiglia una fruizione parsimoniosa del nettare in questione: "Nantropò", ma senza esagerare!