Nomi Duri e Spergiuri

branding marketing comunicazione
Ricatto, Chianti Classico, Maretti 
(Fourth Wave Wine).

Questa azienda australiana (distributore) che ha "in carta" anche un marchio che si chiama "La Vendetta", ha pensato di denominare "Ricatto" il proprio Chianti Classico (a marchio Marotti). Si tratta di un vino, sia pure ufficializzato con la fascetta Docg, destinato in prevalenza al mercato estero. Ma anche se fosse unicamente venduto in Australia, non ci vuole molto oggi con gli strumenti digitali a cercare la traduzione di "Ricatto" da parte di un curioso estimatore. Per scoprire così che la definizione non è propriamente onorevole. Un ricatto infatti, è un evento molto negativo e chiunque lo promuova o lo subisca non offre certo una buona immagine. Forse l'intento dell'azienda è stato quello di cercare assonanze italiche che possano ricordare Enotria e la Toscana (il nome della regione vinicola del centro Italia è infatti posto in grande evidenza alla base dell'etichetta). "Ricatto" è un nome che risulta anche molto "duro" nella costruzione fonetica, a causa della "r" iniziale, della "c" e delle due "t" nella sillaba finale. Un duro ricatto, insomma. Sperando che non rappresenti il prezzo del vino in modalità "prendere o lasciare". Il giudizio finale al consumatore, certo. Ma la base di partenza non ci pare condivisibile.