Capisaldi del Branding, all'Estero Come in Italia

Caposaldo, Moscato Igt.

Certo che, quanto meno foneticamente, "Caposaldo" somiglia un po' a camposanto. La qual cosa non è piacevole se dovesse emergere anche solo episodicamente. Complice anche una non efficacissima leggibilità del carattere di scrittura. Ma diciamo che è un rischio minore. 
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L'analisi di questo nome allora, fugato il dubbio sull'orecchiabilità della pronuncia, procede con il significato vero e proprio: Caposaldo, secondo Treccani è (1) in topografia, punto stabile di riferimento situato in luogo opportuno ove sia facile riconoscerlo, recante l’esatta posizione planimetrica o altimetrica; (2) elemento fortificato facente parte di un centro di resistenza, situato in posizione atta a controllare direttamente una o più vie tattiche dell’attacco nemico; (3) base, fondamento, punto essenziale". La testa di cavallo di foggia greca sullo sfondo dell'etichetta induce quindi a considerare riferimenti bellici. Il croma dai toni indiscutibilmente (ma discutibili) azzurri non gioca in favore del prodotto vino in senso classico (sono colori più adatti all'acqua) ma di certo si fa notare a scaffale. La sovrapposizione delle scritte sui tracciati delle figure risulta infine fastidiosa per chi si appresta alla loro fruizione. Per tutto il resto (e per concludere) l'etichetta risulta forse risolta in modo fin troppo semplicistico, sia pure potendo recare qualche elemento di spicco. Il mercato di riferimento (e quindi anche il tipo di target) è quello estero (export).