Linguismi Equivoci in Terra di Confine

grafica marketing comunicazione
Sepp's alte Rebe, Sylvaner, 
Tenuta Spitalerhof.

Si tratta sostanzialmente di un albergo che produce anche vino. Diciamo pure azienda agricola famigliare, come molte se ne vedono in Alto Adige, quella parte d'Italia che Italia non vorrebbe essere e dove, effettivamente, si beve molto bene (ma non altrettanto bene, si mangia, almeno per le abitudini mediterranee). I vini di questa azienda hanno le etichette praticamente tutte uguali, cambia solo il nome del vitigno in basso. Ma è il nome stesso della proprietà e la grafica con la quale è scritto che ha attirato la nostra attenzione: Spitalerhof è scritto con l'iniziale, "S", in oro, poco visibile e molto arzigogolata, in stile austro-ungarico (o forse solo austro "antico"). Morale: si può facilmente leggere solo "pitalerhof" ad una superficiale occhiata. Questa grande diversità tra la lettera iniziale e le altre lettere che compongono il nome può rappresentare un problema di leggibilità. Al punto che, e lo diciamo da italiani e per la lingua italiana, si potrebbe percepire la parola "pitale" che pur essendo desueta mantiene pur sempre il suo poco simpatico significato, soprattutto per quanto riguarda un liquido di colore giallo... in quanto il pitale è (Treccani): "dal greco πιϑάριον, nome di recipiente. Vaso da notte, orinale". Si tratta di un rischio minimo, ma presente. Facilmente evitabile modificando la "S" iniziale in modo cromatico o grafico e rendendola più uniforme con il resto del nome.