Le Calende, Nebbiolo d’Alba, Terre del Barolo.
Stilisticamente bella questa etichetta da GDO del produttore Terre del Barolo. La linea, che comprende anche altri vitigni oltre a questo Nebbiolo, si chiama “Le Calende”. Nella percezione generale le calende sono collegate a quelle greche (che di fatto sono quelle romane, da qui “calendario”). Ed esattamente, secondo Wikipedia: “ La locuzione italiana ‘alle calende greche’, derivante da quella latina kalendas graecas, ha il significato metaforico di "mai". La frase ‘ad kalendas graecas soluturos’ ("intenzionati a pagare alle calende greche") è attribuita all'Imperatore Augusto che ne avrebbe fatto uso di frequente per indicare persone che non intendevano pagare un debito. Il significato di "mai" deriva dal fatto che le calende esistevano solo nel calendario romano, nel quale corrispondevano al 1º giorno di ogni mese, e non in quello greco: protrarre un pagamento fino alle calende greche voleva dire riportarlo ad una scadenza inesistente”. Da sempre nota negli ambienti contadini è la Calenda di Maggio, cioè il primo giorno di quel mese, inteso come vero inizio della bella stagione e quindi atteso spasmodicamente. Il sospetto è che si possano chiamare così anche alcune conformazioni collinari tipiche della zona del Barolo, ma questa è tutta un’altra storia. Da notare, a livello grafico, in questa etichetta, l’appropriato uso degli inchiostri a rilievo che tracciano sia il disegno centrale sia il nome del vino in alto. Bella sintesi, ottima memorabìlia.