An Ghin Gò, Uva Ruggine, Leone Conti.
Non solo il nome di questo vino è squisitamente originale: anche il vitigno che lo compone, l'Uva Ruggine, della zona del modenese, sconosciuta nel resto del mondo. Ma tornando alle questioni legate alla comunicazione, il nome attribuito a questo vino pesca direttamente nella tradizione ludica italiana, quella della filastrocche per bambini. "An Ghin Gò" infatti è l'incipit del famoso "sonetto" che ha per protagoniste Tre Civette. Protagoniste anche dell'etichetta, molto colorate e ben piazzate sul loro Comò. Tutti sanno (gli italiani) come prosegue la storiella: "An Ghin Gò, tre civette sul comò, che facevano l'amore con la figlia del dottore, il dottore si ammalò, an-ghin-gò...". C'è da dire che la versione più conosciuta di questa canzoncina inizia con "Ambarabà Ciccì Coccò" e con questo nonsense letterale finisce. Sta di fatto che la sonorità è quella magica dei racconti fiabeschi. Forse non si presta alla seriosità di un vino ma certo attira l'attenzione attraverso un rimando cantilenante e memorabile.