Il Cantone Pugliese dell’Aleatico


Cantone di Cristo, Aleatico, Giuliani.

Non siamo in Svizzera dove i cantoni definiscono le aree geografiche nonché linguistiche del paese. Qui siamo molto più a sud, nelle Murge, in provincia di Bari. Il cantone di cui “parla” questo vino, dunque, si riferisce probabilmente a qualche reperto topografico nonché storico. Il nome di questo Aleatico, infatti, è “Cantone di Cristo”. Una specie di benedizione, visto che come passito si avvicina molto alla tipologia di vini che vengono ancora oggi utilizzati nello svolgimento della Messa di rito Cattolico. Si tratta di uno dei pochissimi vini rossi dolci d’Italia e per la precisione il produttore, che data un imprimatur del 1886, così ce lo racconta: “Cantone di Cristo è un vino dolce, un vino da meditazione, da gustare lentamente durante la lettura di un buon libro, davanti al camino, in una situazione di completo relax. È adatto anche a fine pasto, abbinato a un ottimo caciocavallo di media stagionatura o a dolci di mandorle, pasticceria secca e cioccolato”. L’etichetta è caratterizzata da un arbusto decorativo collocato proprio sopra al nome del vino. Alla base il nome del vitigno e quello dell’azienda produttrice. La bottiglia è di quelle snelle e alte come sovviene per i vini dolci. Sfondo scuro, particolari in oro e argento, eleganza ma anche sobrietà che connotano un prodotto ricercato e di sicuro effetto scenografico.