Due fratelli, Elisa e Luca Ciardossin, hanno messo in piedi un’azienda agroalimentare che comprende anche la produzione di vini. Tra quelli attualmente in gamma c’è l’Arcansiel. Ma prima di parlare del nome del vino è interessante conoscere i nomi dei vitigni che questi due giovani imprenditori allevano nel pinerolese (una Doc davvero poco conosciuta): Avanà, Avarengo, Chatus (Nebbiolo di Dronero), Becuet per questo vino. Inoltre, tra gli altri rossi: Doux d’Henry, Lambrusca Vittona, Bonarda, Bonardina, Neretta Cuneese, Gamay, Plassa e Montanera di Perosa. E tra i bianchi: Malvasia moscata, Liseiret, Blanchet. Ma veniamo a questa etichetta. Il nome del vino dovrebbe essere “Arcansiel”, una versione dialettale, modificata, del francese arc-en-ciel, cioè arcobaleno. Qui siamo in terra di confine, dove una volta i francesi contendevano il territorio ai Savoia. In etichetta però leggiamo tanti nomi: in alto, Giro di Vite, nome aziendale (bello, giocoso, evocativo), quindi Arcansiel iscritto su una nuvola bianca, quindi Pinerolese (nome della Doc), poi Ramìe, nome della vigna di provenienza delle uve. Il packaging si compone anche di un tralcio di vite sulla sinistra. Alla base la frase “Vigneti nelle terre alte del pinerolese”. Un po’ complesso ma ci sta tutto. E alla fine l’etichetta attrae.