Ebbene sì, anche in Iran si producono vini. Anzi, a dire il vero, è proprio lì che il vino nasce, migliaia di anni fa. Quindi il rispetto per gli “antichi” qui ci vuole tutto. Ma veniamo all’etichetta di questo vino rosso che viene prodotto in quantità limitata da un vitigno che cresce su suolo vulcanico nella regione di Sardasht. Il produttore innanzitutto ci dice che “Il nome dato a questo squisito vino ha un profondo significato, rendendo omaggio al leggendario poeta persiano Rumi, noto anche come Molana o "nostro maestro". Inoltre: “L'influenza di Rumi si estende ben oltre i confini nazionali e trascende le divisioni etniche. Le sue parole e la sua saggezza hanno toccato i cuori e le anime di individui in tutto il mondo, unendoli nella ricerca condivisa di pace interiore, armonia e un mondo libero da ostilità e animosità. Ottenuto dall'antico vitigno persiano Rasheh, da viti coltivate in vigneti ad alta quota (1.480 m) in Iran, contrabbandato e vinificato in Armenia... di produzione estremamente limitata (solo 1.200 casse prodotte) questa bottiglia rappresenta una rara occasione per immergersi nella storia del vino iraniano…”. Tecnicamente vediamo un massiccio utilizzo di inchiostro dorato, molti inserti in rilievo che compongono una vite artizzata, altri particolari di notevole finezza, in un complesso molto arcaico ma anche elegante e valorizzante. Un’etichetta vintage di sicuro impatto.