L’Aglianico del Vulture viene considerato come il Barolo del Sud Italia. Vino di grande spessore in tutti i sensi. In particolare, questo top di gamma dell’azienda Santojanni nasce da uve maturate il altura, a 721 m. Il suo nome è originale e attira l’attenzione: “Centorami”. E non si riferisce al ceppo della vite che pure di diramazioni ne ha moltissime (se non si frenano con una adeguata potatura). Come spiega il produttore nel proprio sito interet: “Quercia secolare, albero padre di questo territorio, Centorami è il maestoso spettatore della storia che mantiene in vita il legame con il nostro passato. Tre fratelli ritrovano la cura e la passione per un vino intenso, robusto, longevo come il Centorami”. Centorami e cento anni (come minimo) verrebbe da dire. E aggiunge sempre il produttore: “Ottenuto dalle migliori uve DOP di Aglianico del Vulture del nostro vigneto affinate in legno per 13 mesi, Centorami è un vino intenso, robusto e longevo come l’arbusto monumentale di cui prende il nome”. Interessanti due particolari grafici di questa etichetta: il perimetro superiore ed inferiore della carta, seghettato, e una stampa in oro attorno al fusto rappresentato in etichetta (dove dei bambini giocano ad arrampicarsi). Interessante anche l’analisi del logo (quello stemma rosso che si trova in basso a sinistra: mostra la Torretta di San Zaccaria che fa parte della masseria di famiglia, accompagnata da un muro che rappresenta le case rurali tipiche di quella zona e dalla stilizzazione di un bosco, quello della pineta del Malandrino, che circonda le proprietà agricole dell’azienda. Nel complesso un packaging originale che attira l’attenzione con elementi costruttivi.