Etichette di Bocca Buona

naming packaging design etichette vino
Taste Red, Blend di Rossi, Bedell Cellars.

branding grafica marketing comunicazionePossiamo facilmente collocare questa particolare etichetta tra quelle "provocative", creando un neologismo italiano, pescato nella lingua inglese (visto che l'azienda è americana). Provoca certo attenzioni e lo fa agendo su livelli diversi. L'impatto dell'immagine, cioè la sua grandezza. Il fatto che si tratta di un volto (al quale tutti noi prestiamo primaria attenzione per abitudine sociale), il fatto che si tratta di una (bella) donna con una espressione di "godimento", sottolineata dall'aver collocato il nome del vino "dentro" alla bocca della modella. Nome in rosso, tutto il resto in bianco e nero: anche questa è una provocazione, cromatica, estatica, attenzionale, ingaggiante. Esce sicuramente bene dalla "prova scaffale", dove spesso regna ancora un certo anonimato generale, per cui i colpi di scena sono destinati a farsi notare. Certo si potrebbe criticare questo uso (o abuso) di immagini "prevaricanti" per veicolare un vino: la tradizione va a gambe per aria in favore di un design avanguardista alla "Andy Warhol". Resta il fatto che la società "emittente" è americana e quindi della cultura europea probabilmente non sa cosa farsene. Per la cronaca, il vino rosso in questione è prodotto con queste percentuali e vitigni: 51% Merlot, 27% Syrah, 17% Petit Verdot, 5% Cabernet Franc. Nella gamma del produttore ci sono anche un bianco e un rosato col medesimo nome e raffigurazione.