Una Poetica Vulcanica Egoriferita


Soave, Garganega, Sandro De Bruno.

Un’etichetta semplice, dove trionfa il nome del proprietario nonché vignaiolo e produttore di questa azienda veneta, che opera alle pendici di una zona vulcanica ancora oggi sottovalutata. Breve racconto per inquadrare la situazione: “A circa 600 metri d'altitudine sul Monte Calvarina, dopo una serie di sinuosi tornanti, si aprono alla vista i nostri vigneti, estesi su 11 ettari di superfice in lunghi filari sviluppati su terreni vulcanici. Il Monte Calvarina è infatti uno dei maggiori edifici vulcanici subaerei del veronese, parte di un maestoso complesso vulcanico attivo che emergeva dall'antico mare della Tetide, circa 40 milioni di anni fa. Ci troviamo di fronte ad un panorama mozzafiato: la Pianura Padana si distende innanzi a noi accompagnata a sud dagli Appennini Emiliani e a nord dal Monte Baldo e dal Monte Pasubio”. Il racconto è denso ed emozionale, mentre l’etichetta, come si diceva all’inizio, è parca e lineare. Oltre al nome del produttore, troviamo unicamente le diciture di legge che riguardano il vitigno e la Doc. Mentre sullo sfondo, abbastanza sfumata, vediamo la sagoma di una punta di lancia di epoca paleontologica, probabilmente risultante dai ritrovamenti di antichissima età di quelle zone che riguardano anche fossili di vario genere e natura. Interessante il testo che sta nella parte bassa dell’etichetta e che riportiamo qui: “Ti porterò qui, dove le nubi sono le regine del cielo. Respirerai aria fresca e ti sentirai sovrano della pianura. Il tuo sguardo non avrà impedimenti fino all’infinito orizzonte. Il tuo animo poetico si colmerà di gioia allo spettacolo del vento che compie il suo percorso,sulle creste, laddove l’universo, pian piano, si tramuta in terra”. Autore anonimo, dedicato al Monte Calvarina. Etichetta quindi dagli elementi insoliti. Che certamente si distingue, ma attraverso un semplicità che diventa complessità nel momento in cui si decide di approfondire leggendola nella sua interezza.