Fermata 125, Carricante, Baglio di Pianetto.
La bella illustrazione che domina questa etichetta si fa notare per gli intensi cromatismi ma anche per il tema che tratta: la locomotiva di un treno che vede sullo sfondo un fumante Etna. Il vino nasce infatti alle pendici del vulcano, “a muntagna”, come lo chiamano da quelle parti. Ma è nel nome del vino, “fermata 125”, che scopriamo la particolarità di questo branding. Come riferito dal produttore: “Di fronte alla fermata 125 della storica Ferrovia Circumetnea sorge la cantina dove nascono i vini dell’Etna di Baglio di Pianetto. Il treno rappresentato (nel disegno) è il modello ALN56 degli anni ‘30”. Vengono così coinvolti anche i collezionisti di modellini di treni, tutta una cultura giocosa che in Italia ha sempre tenuto banco. L’originalità di questa etichetta nasce quindi dal racconto, dalla storia e anche dalla voglia di enoturismo che negli ultimi anni l’Etna ha coltivato e fatto crescere. Proprio come la qualità dei vini prodotti in quel panorama geologico e naturalistico davvero unico. Per la cronaca, oggi la Ferrovia Circumetnea è attiva descrivendo un semicerchio attorno al vulcano, partendo da Giarre, transitando da Randazzo e Bronte (tra le altre località) fino a Paternò. Le particolarità si concludono facendo notare che sotto al nome/marchio del produttore, in alto, Baglio di Pianetto, viene integrata la distintiva dicitura “vini d’altura” (la rima non è voluta ma gradita). Le vigne dell’azienda infatti, oltre che sull’Etna, si trovano a 900 mt. s.l.m. anche nell’altra zona coltivata in Provincia di Palermo.