Le Piane, Boca Doc, Le Piane.
Metti uno svizzero (Christoph Künzli) in un territorio aspro e poco considerato dell'Alto Piemonte e metti anche che questo "straniero" si metta in testa di produrre buon vino. E ci sta pure che ci riesca, a quanto dicono gli esperti in degustazione. La Doc è quella di Boca, piccolo paese a nord di Borgomanero, tra il Monte Rosa e il Lago Maggiore. Il disciplinare parla di 85% Nebbiolo e 15% Vespolina. Ma veniamo all'etichetta. Il naming è semplice, breve, territoriale: "Le Piane". Si intuisce subito che si tratta del nome del luogo dove è posizionata la vigna (storica, con più di 50 anni) nella "toponomastica contadina" del posto. Il nome, emerge molto bene in etichetta: è imporante per affermare un prodotto. Ecco quindi che Le Piane viene scritto in modo chiaro, molto leggibile, sia come carattere (font di scrittura), sia come colore (bianco su fondo scuro). Bene, 10 e Lode. Il resto dell'impaginazione: equilibrio, sobrietà, eleganza. Colore distintivo, un blu petrolio molto fine, e pochi elementi grafici: il tratto di due alberi e una cascina, il nome graziato e dorato della denominazone "Boca", ci deve essere, per valorizzare la zona, ma giustamente risulta in "seconda lettura" per impatto, dopo il nome del vino. La carta dell'etichetta leggermente goffrata. È tutto. È semplicità. La forza di una comunicazione chiara, distintiva ma senza sfarzo, sicura di sé ma senza ego. Proprio come Christoph, il produttore. Un personaggio che È il suo vino, la sua etichetta.