Il logo di questa azienda veneta attinge a dei ritrovamenti romani nella zona di Portogruaro dove l’Antica Via Annia collegava Padova ad Aquileia. La Dea raffigurata in sintesi nel marchio è Diana: “Il ritrovamento di epoca romana più importante emerso durante gli scavi del 1926 è il gruppo bronzeo raffigurante Diana Cacciatrice, con occhi e diadema in argento, nell’atto di togliere una freccia dalla faretra e lanciarla con l’arco stretto nella mano sinistra. Ai suoi piedi un cane e una cerva; sulla base l’iscrizione votiva del soldato siriaco Titus Aurelius Seleucus a Giove Ottimo Massimo Dolicheno. Il prezioso reperto, risalente al III secolo d.C., è conservato al Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro. Dalla figura della dea Diana nasce l’ispirazione per il logo figurativo, che caratterizza la linea vini di Villa Bogdano 1880”. Solide basi storiche, quindi, per un marketing attuale e ben articolato. Ma l’etichetta di questa bottiglia di Refosco non si ferma qui: un’altra particolarità è l’uso dell’inchiostro dorato per rappresentare, sulla destra, quella che sembra una macchia, una sporcatura; in realtà si tratta della trama fogliare di un albero, il Carpino Bianco, il cui nome in latino, “Carpinus Betulus”, viene citato in etichetta in basso, sempre con inchiostro dorato. I vigneti dell’azienda infatti sono attigui ad una riserva naturale particolarmente nota per la sua biodiversità. Coerenza ed eleganza.
