Il Curioso Caso della Pallottola Vagante

packaging branding marketing comunicazione
Bala Perdida, Alicante Bouschet, 
Bodegas Arraez.

branding etichette marketing graficaPuò un vino chiamarsi "Pallottola Vagante"? Ne abbiamo l'esempio qui davanti. E può avere una colt in bella evidenza in etichetta? Certamente, perché non c'è dubbio che ognuno ci mette quello che vuole sulle proprie etichette, salvaguardando, come logico, le norme sulle diciture di legge. Ed ecco quindi il curioso caso di un produttore spagnolo, sicuramente estroso, che propone una label a dir poco particolare. Il caso è da analizzare per diverse ragioni. Il nome originale in spagnolo è "Bala Perdida", che tradotto letteralmente sarebbe "Pallottola Vagante", la pistola conferma questa possibile interpretazione. Andando però a leggere nel retro-etichetta e nel sito del produttore troviamo anche un'altra possibile sfumatura del concept. Ecco le parole del produttore nella traduzione in inglese: "With this wine we continue our project of elaborating native varieties in their place of origin, working the grapes with which my grandfather worked but with our authentic and current style. Obtaining a wine nonconformist, rebellious, unique and surprising... in definitive a MAVERICK!". E allora andiamo a prendere la definizione di "Maverick" da Wikipedia: "Questo vocabolo veniva utilizzato dai cowboys delle grandi pianure statunitensi per indicare i giovani capi di bestiame privi di marchio partoriti dalle vacche nei pascoli in cui vivevano in condizione di semi-libertà. Il termine venne, pare, coniato dal noto avvocato Samuel Maverick (1803-1870) e ne viene testimoniato l'utilizzo a partire dal 1867. Nei pascoli prossimi all'area linguistica ispanica, il maverick era chiamato con il termine spagnolo orejano. La parola è passata a significare "anticonformista", "ribelle",  probabilmente perché il non marchiare i propri capi di bestiame veniva visto come assurdo dai vicini di pascolo di Maverick". Bello il concetto di ribelle attribuito a questo vino attraverso queste sfumature di significato. Per il resto, come già detto prima, la grande pistola in etichetta non può che attirare l'attenzione, in modo un po' "violento" anche dal punto di vista del design, ma sicuramente efficace. Un'altra curiosità che non siamo riusciti però a risolvere è che il nome del vitigno in etichetta è scritto "Alicante Bouchet" mentre si tratta, a livello enciclopedico, dell'Alicante Bouschet. Potrebbe trattarsi di una dicitura regionale della zona di Valencia dove ha sede l'azienda. Il caso è (forse) chiuso.