Capita qualche volta di incorrere in nomi che "pescano" nelle tradizioni semantiche popolari, sfruttando detti, modi di dire, proverbi e altre locuzioni generate da usi e costumi, locali o nazionali. Questo che commentiamo oggi è uno di questi, tra i più lampanti esempi, essendo il detto in questione tra i più conosciuti e ancora utilizzati. "In bocca al lupo", infatti, è modo di dire che si usa per "antitesi", allo scopo di scacciare un guaio, di evitare problemi, di augurare, in sostanza, vicende fortunate e non trameste. L'origine più probabile di questo detto è quella che fu in uso di chi andava a caccia, una volta anche per questioni di alimentazione, e che poteva in effetti incontrare pericoli cagionati da belve feroci. Ecco quindi che l'azienda Massa Vecchia, decide di attribuire due nomi, sfruttando questo modo di dire, a due propri vini, entrambi prodotti con uve Merlot in purezza: il primo, barricato, si chiama dunque "In Bocca al Lupo", e l'altro vino "risponde", logicamente, "Crepi!". Visto che è proprio questa la più spontanea risposta a chi ci augura del bene con la formula del lupo. Il secondo vino, "Crepi!" è affinato in botte grande. Il produttore specifica che: "A seconda dell’annata le uve possono dare vita all’In Bocca al Lupo, con macerazione e affinamento più lunghi, oppure vengono destinate ad una vinificazione più semplice ed affinamento più breve, da cui nasce il Crepi!". Belle e attenzionali le etichette che mostrano un lupo nero (simbolo e logo dell'azienda) su sfondo rosso. Forte simbologia, apotropaica e anche funzionale alla notorietà di marca e tutto sommato, alle vendite. Unica critica: poco visibili il nomi in questione, potrebbero avere maggiore protagonismo.