Grazie all'instancabile opera di ricerca e analisi di Ioannis Argiris che nel suo ottimo blog recensisce con regolarità vini particolari, spesso spettacolari, abbiamo reperito le foto di questo prodotto davvero insolito. Innanzitutto perché il vitigno calabrese che lo compone al 100% è davvero sconosciuto a molti. Poi perché il produttore si diletta, oltre a dare vita a ottimi vini "di nicchia", a comunicare con un piglio allegro e scanzonato. Ne è prova l'etichetta di questo vino che si chiama "forse sono fiori". Colorata, allegorica, allusiva, divertente ma anche impattante e memorabile. Secondo la poetica analisi di Ioannis, il "forse sono fiori" è da intendersi in questo modo (riportiamo le sue parole): "...giallo carico e velato nel bicchiere, si presenta chiuso al naso inizialmente, con il passare dei minuti si distende ed esprime un carattere diretto e particolare con sentori di nocciola e -forse sono fiori- di campo". Lo stile dell'illustrazione in etichetta è molto contemporaneo. Nulla concede a stilemi tradizionali. Al contrario si spinge su un terreno puramente artistico che possiamo definire "per pochi". Ma probabilmente anche questo vino è per pochi, vista anche l'esigua produzione. E se son rose fioriranno, aggiungiamo noi.