Nebbiolo, Giaconda.
Potrebbe essere un caso di "similfonìa" ma siamo più portati a pensare a una "simulfonìa", cioè il tentativo di andare a rimorchio di parole famose. Stiamo naturalmente parlando del nome di questo produttore (che lo ha esteso anche a denominare i propri vini): "Giaconda". Non si tratta del cognome in quanto il proprietario fondatore si chiama Rick Kinzbrunner, per questo immaginiamo che si stata una scelta generata apposta per tenere il piede un po' dentro il Louvre (dove la Gioconda ha la propria residenza attuale) e un po' in riferimento all'italico Leonardo da Vinci, tra l'altro amante del buon vino. Potrebbe quindi verificarsi il caso che qualcuno cercando "Gioconda" in rete possa capitare "nei pressi" di questo produttore di vini. Che la vicenda sia come ipotizziamo o meno, la circostanza ci offre l'occasione di accennare al fatto che spesso le scelte per quanto riguarda i nomi, prendono strade "imitative". Oggi ancora di più che in passato, con le modalità di ricerca in rete, possono derivarne dei vantaggi mediatici di traffico digitale. Il viticoltore che qui abbiamo citato produce, oltre al Nebbiolo, anche Pinot Noir, Chardonnay, Shiraz, Cabernet Sauvignon, il tutto in 4 ettari situati a Victoria, in Australia. Piccola produzione per un totale di circa 30 mila bottiglie.