Non ne siamo sicuri ma sembra che questo vino si appelli semplicemente "N". Almeno questo lascia intuire l'etichetta dove una grande lettera, divisa in quattro settori, domina la scena. Sulla grafica torniamo più avanti perché c'è il nome aziendale da analizzare: "Nobiltron". A primo suono sembra uno di quei personaggi di qualche impero spaziale stile Guerre Stellari. Pensandoci bene probabilmente le intenzioni del produttore sono state quelle di esprimere (o almeno di tentare di farlo) il concetto di "nobile" e di "trono". Uniti insieme in un discutibilissimo "Nobiltron". Da notare anche che nel sito, sotto al nome aziendale Nobiltron Vini c'è anche un'altra dicitura: VIP, Vinery Italian Perlage. Definizione che, per altre ragioni, lascia ugualmente perplessi. In pratica, il tentativo di dare un guizzo di modernità anglofona, forse per puntare ai mercati esteri, risulta come minimo problematico. La fonetica, in questo caso, è il problema maggiore: come detto prima "Nobiltron" riporta a mondi diametralmente opposti rispetto alla tradizione vinicola italiana. Infine, per quanto riguarda il design, la cromia, l'impaginazione dell'etichetta, dobbiamo dire che il lay-out è interessante (originale la suddivisione in quattro rettangoli) ma l'elaborato finale risulta inutilmente sfarzoso, ai limiti del kitsch.