Verdiso, Colli Trevigiani Igt, Zanotto.
Il vino che questa etichetta rappresenta viene ottenuto da un vitigno autoctono abbastanza raro: il Verdiso. Ma questo non giustifica l'utilizzo di tratti insoliti nel packaging design. Insolita (e artistica) è infatti la raffigurazione di un nudo di donna, di colore azzurro, con una traccia grafica volutamente approssimata e dall'effetto finale inquietante. In piccolo si fa riferimento ad una "Zanotto Art Collection". Come in molti altri casi si tratta di "etichette d'artista" che si esprimono con diversi soggetti (questo vino infatti ha altre due etichette "sorelle", una con un volto di un ragazzo e l'altra con un viso di donna). Quella che stiamo analizzando, qui riportata in alto a sinistra, è particolarmente aggressiva nello stile proposto. Poco adatta a un vino, si potrebbe dire, anche nel caso si volesse adottare una trama concettuale trasgressiva. Si salva l'impaginazione, ordinata, dai caratteri di scrittura moderni e fruibili. Incisiva e opportuna la spiegazione del vitigno nel testo. Si registra per altro l'assenza di un nome vero e proprio. Forse a voler valorizzare in nome e quindi l'originalità del vitigno in questione.