Ops Consiva, Spumante Charmat Falanghina,
Campi Valerio.
La scelta di attribuire nomi latini ai vini d'Italia ha una sua logica, una sua coerenza, legata alla storia stessa di Enotria, il bel paese dei nettari divini. Certo ad un pubblico non colto (dipende quindi dal target) e magari anche straniero, queste accezioni possono risultare difficili da pronunciare e da memorizzare. Prendiamo come esempio il nome di questa Falanghina in versione Charmat nella gamma di un produttore molisano. "Ops", che potrebbe sembrare una affermazione fumettistica di quando qualcosa è andato storto, in realtà ha origini nobili e concetti nobilitanti: "La parola latina 'ops' significa ricchezza, abbondanza, doni, munificenza ed è anche correlata ad 'opis', la quale significa lavoro, in particolare quello agrario." recita l'enciclopedia delle enciclopedie, Wikipedia, aggiungendo che "Opi è una divinità arcaica romana personificazione della terra e dispensatrice dell'abbondanza agraria... in suo onore si celebravano le feste tradizionali degli Opiconsivia il 25 agosto e degli Opalia il 19 dicembre". Ci siamo. Gli ingredienti culturali ci sono tutti: deità, divinazione, buoni auspici, feste... può essere ben adeso a un vino spumante. Fatte salve le considerazioni precedenti sulla difficoltà di comprensione (nome che va spiegato, quindi) e qualche riserva sul design complessivo dell'etichetta al centro della quale è stato posto questo altocratico nome. In ogni caso ben vengano le divinità propiziatorie di buon cibo e buon vino. Ora et semper.