4478, Spumante Metodo Classico, Quatremillemetres Vins d’Altitude.
L'etichetta di questo spumante "d'altura" parla di nobile effervescenza (Nobleffervescence, la dizione esatta che appare sotto al nome). Un modo nuovo per definire la modalità più classica per produrre bollicine, il Metodo Classico appunto (qui menzionato con "Methode Traditionelle"). Originalità nelle parole, quindi. Sfruttando anche il francese, la seconda lingua ufficiale della Valle d'Aosta, patria di questo vino che si avvale di uve coltivate a ben 750mt di altezza. Ed è proprio l'altezza, l'altimetria, a caratterizzare l'etichetta, di forte cromia arancione, con un nome che è tutto un numero: 4478. A cosa si riferisce questo numero? All'altezza ufficiale sul livello del mare di una montagna che i valdostani stimano e rispettano, il Cervino. Che loro chiamano "Gran Becca". A confermare le doti di "scalatore" di questo vino, nella parte superiore dell'etichetta vediamo la stilizzazione di un'aquila, poggiata su dei picchi. In Valle d'Aosta, infatti, i "bricchi" piemontesi diventano "picchi". Questioni orografiche. In questo caso il concetto viene reso in modo forte e coerente. Vino di alta montagna, dove il pinot nero corrobora la sua forza olfattiva e gustativa con una freschezza acida che il clima di montagna, certo, agevola. L'impresa vinicola nasce dall'unione di tre storiche realtà valdostane: Cave du vin blanc de Morgex et de La Salle, Cooperative de l'Enfer di Arvier e Crotta di Vigneron di Chambave. I nomi "numeri" non ci sono mai piaciuti, ma in questo caso c'è una indubbia coerenza con il tutto e il racconto fila.