Ritorno, Barbera, Virgilio Sandoni.
Si tratta di un caso particolare, come naming, in quanto nel packaging viene proposta una parola in greco antico (più evidente) e di fianco la traduzione in italiano. Due nomi quindi, di fatto affiancati. La natura "colta" di questa etichetta, dai toni classicheggianti anche per il design, emerge subito con la breve citazione in alto a sinistra che qui riportiamo (perché le dimensioni dell'etichetta qui mostrata sono ridotte: ci scusiamo, ma in rete non è stato possibile reperire un'immagine più definita di così): "Per gli uomini, che accada tutto ciò che desiderano non è la cosa migliore" (Eraclito). Citazione che trova anch'essa traduzione, questa volta dall'italiano al greco antico, sulla destra. Il nome del vino conferma la vena filosofica del concept con l'accezione in greco che significa "Ritorno" e che viene spiegato bene dal produttore nel proprio sito: "La scelta del nome, quasi un titolo, è un chiaro riferimento al mondo classico, al tema del ritorno, qualsiasi esso sia: in patria, nella propria casa, in sé stessi.Vuole quindi essere beneaugurante, sottolineare il valore che in tutta la sua storia il vino ha sempre avuto: per accogliere un ospite, per rallegrare un incontro, per mitigare uno scontro , per rinsaldare il proprio spirito. Confidando che sempre ci possa essere, nonostante i mille travagli dell’esistenza, un momento tranquillo, rassicurante, come un abbraccio, o meglio ancora esaltante. Una conferma dei valori in cui crediamo". Ben scritto e argomentato da parte del produttore stesso, immaginiamo, visti i suoi trascorsi accademici in campo, appunto, filosofale. Un'altra particolarità di questa etichetta è la precisazione, subito sotto al vitigno "Barbera", che dice "Affinato in carati". Serve anche a distinguere questa Barbera dall'altra, sempre della medesima azienda, che si chiama "Ubris" in greco antico (tradotto in Orgoglio) e che riporta invece "Affinato in acciaio".