Pucino, Prosecco (Australiano), Dal Zotto.
In questo caso ci sentiamo di soprassedere sul nome, comunque strano, "Pucino", probabilmente dovuto all'intenzione di questo produttore australiano di dare sonorità italiche al proprio vino. Forse problemi anche di registrabilità (brevetto) hanno portato a una parola strana. Che non convince. L'attenzione di questo post va quindi tutta al marchio dell'azienda, che riporta il cognome della famiglia (di chiare origini venete o trentine). Sulle etichette e nei supporti di comunicazione (principalmente on-line) questo cognome viene presentato spezzato. Ma non, come potrebbe essere "naturale" e cioè "Dal Zotto", bensì "Dalz Otto". Certo, a livello grafico, viene comodo disporre 4 lettere sopra e 4 sotto, ma dal punto di vista linguistico, semantico, fonetico e letterale la questione funziona meno. "Dalz Otto" confonde la mente. La prima parola, terminante con una "z" risulta dura, ricorda il "tanz" tedesco (da "tanzen" ballare), la seconda parola genera un numero, 8, che porta in mondi matematici o, anch'esso tedesco, verso un nome proprio di persona, Otto. Il design del logo non è male: la scelta del carattere di scrittura, probabilmente creato ad-hoc, connota il marchio in modo moderno e funzionale, salvo, appunto, la strana spezzatura delle sillabe. E infine, soprassediamo pure sul tappino in metallo. Probabilmente funzionale, ma una caduta di stile a livello di immagine.