Una delle più strane etichette da annoverare in questo blog. Un packaging colorato, variegato, fantasioso e anche, come piace a noi, un po’ folle. Ma vediamo di cosa si tratta. L’azienda, che sviluppa il proprio business sulle colline di Ivrea, è a conduzione biodinamica e produce un numero davvero limitato di bottiglie/anno. Ad esempio per questo bianco rifermentato si parla di 4500 pezzi al massimo. Il vino viene ottenuto con un mix di uve bianche autoctone che maturano a 470 mt/slm (tra le quali primeggia l’Erbaluce, vitigno tipico di quelle zone). Il nome del vino è Iunicorn (sì, con la “I” iniziale) e in pratica l’illustrazione lo conferma, proponendoci un unicorno rampante con tanto di radiografia interna. Quello che vediamo sono in effetti gli organi interni del fastastiloso equino cornudotato: il suo scheletro accompagnato da elementi vari, descritti con delle didascalie. Leggiamo tra gli altri: Cuore Felice, Polvere di Stelle, Onirismo (s. m. [der. di onirico]. – Nel linguaggio medico e psichiatrico, con accezione generica, attività psichica che si svolge in condizione di oscuramento della coscienza, con caratteri analoghi a quelli del sogno - Treccani). Sembrerebbero delle “istruzioni per essere felici”, tra le quali viene logicamente incluso il consumo di questo vino. Anche il nome dell’azienda è curioso: Valchyara, con quella insolita “Y” e lo strano modo di scriverlo in etichetta con “ara” separato dal resto. Infine, la Viticoltura Eroica è compresa nel prezzo. Evviva.