La moda delle (finte) scritte a mano sulle etichette impazza in ogni continente. Non solo qui da noi con gli Amarone di Quintarelli e Dal Forno (e altri). Insomma sembra che la scritta "artigianale" possa ben condurre un viatico di genuinità, lavorazioni accurate e produzioni limitate. Tutto verosimile. Ma sarà ancora vero che questa percezione può muovere le vendite o almeno la brand-awareness (conoscenza di marca)? In un'epoca dove la pagina stampata e la lettera scritta sono state soppiantate da i vari Kobo e dalle email, il trucco della finta etichetta amanuense è destinato a durare ancora e ad essere realmente efficace?