Brusìo, Rosato di Nero d'Avola, Fazio.
Questo nome è composto da 6 lettere. L'ideale per un nome, se si potesse sempre decidere preventivamente in base al numero di lettere. Breve, sincopato, gentile, suadente. Parte bene. Anche perché la parola in se stessa è originale, poco usata ma comprensibile, oltre ad essere dotta a poetica. Si tratta di una "voce onomatopeica" dice Treccani che precisa in proposito: "Bisbiglio, vociare continuo e sommesso di gente raccolta in un luogo, o lieve rumore di cose che s’agitano". Cose che si agitano che infondono tranquillità, aggiungiamo noi. Come il frinire delle fronde degli alberi con la brezza d'estate. Oppure, come indica il design di questa etichetta del produttore siciliano Fazio, di Erice, il rumore sommesso del mare. Alla sommità del packaging infatti troviamo una barca a vela stilizzata. E per chi è stato almeno una volta a Erice, potendo godere di quell'immenso panorama sull'esteso mare, il tutto prende ancora più significato. Probabilmente il brusìo di cui stiamo parlando è proprio quello delle onde, in lontananza, udibili dalle vigne di proprietà. Onde, mare, sale, iodio, vento, che non mancano di portare i loro "doni" ai grappoli in maturazione. Una curiosità: la "i" di "Brusìo" (che a noi piace così, accentata) sul nome in etichetta sembra avere il puntino (mentre nelle schede di prodotto on-line risulta accentata). Forse per problemi di registrazione e brevetto, chissà. In ogni caso il brusìo si fa sentire e, con garbo, notare. Vi è anche un secondo vino a base Insolia e Chardonnay con il medesimo nome, in casa Fazio, ma a noi quella etichetta piace meno per la presenza del colore azzurro, a nostro parere poco alimentare. Etichetta ugualmente pulita, elegante, non arcaica, solare e piacevole: il profumo di brezza marina, sale.