Il design ordinato e lineare a volte fa il proprio gioco con eccellenza. Ma non bisogna esagerare. Quando un'etichetta di un vino (questa) somiglia di più a una confezione di un medicinale, forse c'è qualcosa che non torna. Rischiano di non tornare i conti commerciali, perché la concorrenza si fa anche con l'immagine. I colpevoli, diciamo così, sono: un carattere di scrittura "farmaceutico", un colore "terapeutico", una impaginazione "sterile" e infine mettiamoci anche un marchio aziendale in stile "medicale". Ed il gioco è fatto. Il risultato è tutto da vedere. A qualcuno magari l'estrema asetticità dell'elaborato piacerà. Degustibus. A noi il design di questa etichetta sembra molto, forse troppo. anestetizzato. Eppure il nome è romantico ed evocativo: "Bocciolo". Ma ne esce davvero malconcio con tutto quel piattume che si trova intorno. Auspicando una prossima revisione degli elementi di comunicazione da parte dell'azienda, speriamo che chi alzerà i calici con questa garganega frizzante abbia il buon cuore di farlo comunque inneggiando, come è d'uopo, "alla salute".