Bianchetta Genovese, Azienda Agricola PinoGino.
Colpiscono due cose di questa etichetta ligure: la colorata illustrazione della chiesetta al centro del packaging e il nome dell'azienda, "PinoGino". Il nome del vino non c'è, ma basta citare in etichetta il Golfo del Tigullio e Portofino per fare già centro nell'evocare attenzione verbale. Il primo elemento, dicevamo, la chiesa molto colorata, allegra, insolita, semplice ma iconica, artistica ma senza esagerare. Diciamo pure che la semplicità è la chiave di comunicazione e quindi di lettura di questa etichetta. Non pretende nulla, si dichiara per quello che è e probabilmente per il vino che promette è perfetta. L'azienda produce infatti vini da vitigni autoctoni che fanno della genuinità e della spontaneità la loro forza. Per quanto riguarda il nome dell'azienda, "PinoGino" non ci si deve ingannare pensando a due nomi di uomo, tipo due fratelli, in quanto nel sito si scopre che la titolare è una donna che si chiama Antonella Pino. Null'altro trapela. Forse Gino è il marito o il fidanzato! Nel sito si legge anche che i vigneti sono posizionati attorno all'Abbazia del Conio (o Connio) che sarebbe proprio quella ben raffigurata in etichetta (nella sua struttura reale, ora in stato di abbandono), posizionata nei pressi del paese sede dell'azienda: Castiglione Chiavarese, nell'entroterra ligure alle spalle di Sestri Levante.