Schioppettino di Prepotto, Pizzulin.
Si può dire tutto e il contrario di tutto riguardo a questa etichetta ma certo non si può negare che sia simpatica a prima vista. Grazie ad un gioco di cerchi (di bolle colorate se vogliamo) ci si accorge subito di un accattivante muso di cane, un bracco probabilmente, che ci guarda con grandi occhi. Un design che "si diverte" con le forme e con i contrasti, creando con pochi tratti e tre colori (solo due, il rosso e il nero, se consideriamo il bianco come una assenza di colore), un'immagine forte e "proprietaria". Certamente originale, soprattutto nella regione e nell'ambito in cui si muove, il Friuli, dove il tradizionale ancora la fa da padrone. C'è da dire che l'azienda si trova a Prepotto, sul confine con la Slovenia, dove negli ultimi anni si assiste a scelte di design, per le etichette dei vini, di maggior intraprendenza. Probabilmente oltre ad esserci una contaminazione tra usi e costumi (e vitigni) si verifica uno "scambio di idee" anche per quanto riguarda il packaging. Non abbiamo un nome per questo vino (e nemmeno per gli altri della gamma dei rossi aziendali): il nome è "Pizzulin", in pratica il cognome del titolare che curiosamente è simpatico anch'esso ed evoca assonanze ludiche e fanciullesche. Degna di nota per la modernità dei tratti anche l'etichetta, del medesimo produttore, del bianco "rarisolchi" (in questo caso un nome c'è) da Pinot Bianco e Sauvignon. Etichetta che riportiamo sulla destra.