Cadenza d'Inganno, Malvasia Istriana,
Castello di Rubbia.
Di non facile interpretazione questo nome, sia pure formato da parole di senso compiuto. Forse chi ha studiato o ha dimestichezza con la musica, le note, gli spartiti, potrebbe riconoscere un indizio. Per tutti gli altri valga la poetica, appassionata, spiegazione della produttrice Nataša Černic attraverso le sue parole scritte nel sito aziendale: "...mai nessun vino mi aveva regalato simili emozioni. Ricordo quella domenica, in cui a mezzogiorno suonarono le campane e noi interrompemmo il raffreddamento, lasciando il vino al suo destino, qualunque esso fosse. La fermentazione durò per mesi, sembrava non dover finire mai, l’aria era satura di aromi strani ma positivi, non si percepiva acidità volatile, questo mi spingeva ad andare oltre. Nel frattempo si svolse anche la fermentazione malolattica, era la Natura, e io non volevo interferire. Quando la fermentazione si arrestò, il residuo zuccherino era troppo basso per un passito. Il vino venne alla luce, e in qualche modo era mio, e dovevo dargli un nome: "Cadenza d'Inganno" era il mio pensiero, immediato, non poteva essere nessun altro, un nome che si collegava alla musica. Una sequenza di accordi che deviano la fine di una frase, musicale, facendola continuare verso... qualcosa, un non voler ancora finire, perché troppo bello, quasi perpetuo. Mi sono detta: “Non può essere così! È sbagliato!” Ma subito dopo: “Perché no?”. Succede nella musica, nel vino, e nella vita. Scoprire questo vino, accettare le sue deviazioni, mi sollevarono a un palmo dall’infinito". Potremmo concludere qui dopo queste parole davvero emozionanti, ma per dovere di definizione riportiamo anche la spiegazione dell'Enciclopedia Treccani riguardo la "Cadenza d'Inganno": "In musica: a. Formula melodico-armonica d’interpunzione (per es., le c. sospese, o d’inganno, che deviano lo svolgersi del discorso musicale in toni diversi dal previsto) e di conclusione (per es., le c. autentiche e le plagali, che risolvono il discorso musicale nel tono atteso). b. Passaggio virtuosistico (composto dall’autore o dall’esecutore e spesso improvvisato) che in alcune forme di carattere concertante (arie di bravura, concerti per soli e orchestra, ecc.) viene eseguito dal solista, specialmente verso la conclusione del pezzo". Per quanto riguarda la grafica in etichetta non viene concesso molto alla fantasia se non il nome del vino scritto su una rappresentazione di un foglio musicale. Attorno ad esso vediamo un design pulito, forse fin troppo semplice, con le menzioni di legge e il nome dell'azienda. Ma la storia delle cadenze basta a riempire di sensazioni e ricordi i potenziali acquirente e i clienti acquisiti.