Zabù, Nero d'Avola Terre Siciliane, Farnese Vini.
Ha davvero un nome curioso questo vino. Possiamo anche parlare di una gamma di vini con questo nome perché in effetti si tratta di un marchio. La "casa madre" è Farnese Vini e la marca sottostante è "Vigneti Zabù". Siamo in Sicilia ma nonostante la vicinanza con l'Africa questo nome non si riferisce al bovino che si chiama zebù, imparentato con bue, bisonte e bufalo. Apprendiamo dal sito aziendale, che esso riporta piuttosto all'arabo: "Adagiato su una collina, Sambuca di Sicilia si trova nella Valle del Belice dove una meravigliosa vegetazione circonda il paese, ricco di miti e di leggende locali. Le origini del nome (Zabù) provengono dal suo millenario fondatore, l’emiro arabo Al Zabuth "lo Splendido" che, proprio a Sambuca, aveva dato un grande impulso al rilancio dell’agricoltura". Insospettabile se non raccontato. Altra particolarità più tecnica di questa etichetta è quel filamento dorato che sale dalla lettera "b" (o scende, dipende da dove parte l'osservazione) rendendosi indipendente dal resto dell'etichetta, in pratica "uscendo" da essa. Il trucco si può comprendere vedendo la foto qui a destra: il filamento dorato è costituito da una patella trasparente più larga che facilita la sua applicazione sul vetro della bottiglia. Da notare anche l'elegante arabesco in rilievo meglio visibile nell'immagine qui a sinistra. Nel complesso... nessuna complessità: certo quel paio di soluzioni tecnologiche (il filamento, e l'arabesco) danno "spessore" qualitativo e comunicativo al packaging. La qualità del vino, logicamente, farà il resto.