B.Yanco, Pinot Bianco, The Hatch Wines.
Come possiamo definire lo stile di queste etichette? Iconografico? Onirico? Artistico? Degenere? C'è un po' di tutto. A rappresentare la linea di vini di questo produttore canadese (con sede vicino a Vancouver) abbiamo scelto "l'uomo con la testa di nido", o con la testa d'uovo, se vogliamo. Il nome del vino è altrettanto "strano": B.Yanco. Allude chiaramente alla parola "bianco", in italiano, tra l'altro. Probabilmente perché questo vino è a base di Pinot Bianco, con una lacrima di Viognier. Il produttore narra: "B. Yanco is a quiet storm. B, as we like to call him, is that friend who is always there for you when you need him most and never asks for anything in return...". Poesia e un pizzico di follia. Possiamo quindi dire che si tratta di etichette che privilegiano le immagini, ad opera di un illustratore tecnicamente molto bravo, con stile pittorico, relegando tutti i testi nel retro. L'impatto è notevole: incuriosisce, ancor di più, stranisce. La fantasia vola in alto, forse anche troppo per un target basso, non abituato, non evoluto. Ma questo è lo stile scelto dall'azienda: vedere anche, a conferma di tutto ciò, l'etichetta del Pinot Noir qui a destra, dove un trittico di maiali aviatori viene trasportato in cielo da un stormo di gabbiani.