Kami, Greco di Tufo Spumante, CaLaFè.
Il titolare dell’azienda, Benito Petrillo, ha dedicato nome e marchio alle sue tre nipoti, Camilla, Laura e Federica. Nasce così “CaLaFè”. Non contento ha dedicato lo spumante Metodo Classico in modo particolare a Camilla, chiamandolo “Kami”. Questo spumante non è particolare solo per il nome, il vitigno infatti è insolito per le bollicine. Siamo a Sud (Avellino) in una zona dove il Greco di Tufo, di solito in versione “ferma”, contende la fama del Fiano, tra i bianchi storici della zona. Ma passi pure la sperimentazione quando il risultato centra obiettivi qualitativi di un cert0 livello. Vediamo l’etichetta: molto formale, elegante ma con una buona dose di modernità. Unica illustrazione una volpe (o forse un cane) che addenta un grappolo d’uva. Il resto ci arriva sotto forma di un fondo nero, con caratteri di scrittura cubitali come dimensioni e graziati come stile. In alto viene indicato il “Metodo Classico”, in basso “Brut Nature”. A lato troviamo il logo aziendale. Prevale la semplicità dell’impaginazione con una interessante originalità degli elementi. Il nome del vino viene caratterizzato molto dalla “K” iniziale, una sofisticazione esterofila o, se vogliamo, colta, considerando la lettera come una testimonianza del greco antico (in alcune sue accezioni). Nel complesso l’etichetta emerge dal mucchio e si fa notare.