La Diabolica Tintilia dei Misteri Molisani

Vietènn, Tintilia del Molise, Colle Sereno.

La particolarità di questa etichetta è strettamente legata alle tradizioni del Molise, ed esattamente alla sfilata dei Misteri. Di cosa si tratta? A Campobasso per la festività del Corpus Domini, sfilano dei carri con delle rappresentazioni “misterico-religiose”. Ogni carro rappresenta un Santo o una circostanza legata alla devozione. Ad esempio (tra angeli, demoni, santi e madonne), abbiamo San Crispino, San Gennaro, Abramo, l’Immacolata Concezione e così via… fino al carro del Diavolo e la Donzella dove un satana tentatore cerca di attirare l’attenzione e le grazie di una bella fanciulla gridando incessantemente “tunzella, tunzella, vietènn, vietènn!”. Si tratta del carro detto anche di Sant’Antonio Abate, vittima anch’esso delle tentazioni del diavolo. Fatto sta che questa Tintilia (vitigno autoctono del Molise) porta in etichetta la rappresentazione proprio di un diavolo e di una fanciulla e si chiama “Vietènn” (che significa vieni, avvicinati a me). La provocazione sortisce l’effetto di risultare molto attenzionale, grazie anche ai colori forti come il nero, il rosso e il bianco, con le corna del diavolo in enfasi cromatica, così come il nome del vino, scritto di getto con un corsivo satanico. Etichetta molto particolare: lo stile illustrativo è moderno, ma richiama, come detto prima, una tradizione antichissima e molto rispettata in Molise. Altrove può funzionare questo senso di trasgressione che emerge dal packaging a tutto spazio.