La Nudità Ancestrale di un Rosato Rifermentato

Nude, Blend di Uve Rosse e Bianche, Zanotto.

Si potrebbe arrivare a pensare che “col fondo” sia effettivamente un riferimento all’immagine in etichetta. Diciamo che non possiamo escluderlo. Anche se in questo caso, col fondo (non filtrato) significa che il vino è stato prodotto con il metodo ancestrale. Insomma mantiene tutti i suoi lieviti sul fondo e qualcuno se li beve anche. Ma torniamo al design, essenziale ma diretto, diciamo pure fumettistico alla Milo Manara. In un ampio “total white”, una figura di donna, di spalle, emerge con un tratto nero molto marcato ed evidenzia senza alcun dubbio il sinuoso “lato B” della medesima. Subito sotto all’immagine ecco il nome del vino, “Nude” e la firma del produttore “Zanotto” con il vezzo grafico di una “n” specularmente rovesciata. Sul collarino della bottiglia, come già detto, leggiamo “Col fondo” e la piccola dicitura “non filtrato”. L’illustrazione certamente è protagonista. Si tratta di uno stile pseudo-artistico, quasi da scultura, che sposa ugualmente una sorta di iper-realismo nell’immaginario erotico. Il vino potrebbe piuttosto definirsi romantico, grazie a un colore rosa, molto pronunciato, quasi salmone. Il risultato finale (del packaging) sorprende, attira l’attenzione, rompe gli schemi classici, azzarda una proposta che potrebbe scandalizzare. Ma lo fa con innocente mano d’artista e appassionata mano di viticoltore. A noi rimane solo la possibilità di assaggiare (se ci piacciono i vini-birra).