Nome latino, assonante con l'italiano "nulla", in questo senso facilmente equivocabile perché di fatto qui non si tratta di una assenza bensì di una presenza di carattere. Ma vediamo quali sono le ragioni di questo nome, raccontate direttamente dal produttore marchigiano nel sito internet dell'azienda: "Questo assolo Sangiovese prende il nome dall’espressione latina “Nullius Diocesis” (una bolla papale), usata per indicare l’autonomia religiosa di un paese (Rotella, sede dell'azienda), letteralmente: “non appartenente ad alcuna diocesi”. Godere dell’autonomia religiosa ai tempi dello Stato Pontificio di cui la nostra regione faceva parte, era sinonimo per i paesani di grande carattere, forza, caparbietà ed orgoglio". Un'espressione di indipendenza, quindi, di carattere, che si rispecchia, secondo il produttore, nel vino che prende questo nome. Certo la prima impressione, se il nome non viene spiegato, è quella che abbiamo indicato all'inizio di questa breve trattazione. In generale, nella creazione di un nome, sarebbe meglio considerare di attribuire una piena e immediata comprensione, per non far dipendere la percezione da una spiegazione che, sia pur doverosa ed efficace, a volte non è possibile fornire direttamente all'acquirente. Per quanto riguarda il design dell'etichetta siamo di fronte a una creazione pulita, elegante, sui toni del rosso e del nero, dotata di sintesi e di buon gusto, moderna ed attraente. La verticalità del nome, non sempre ottimale, in questo caso appare limpida e fruibile grazie al carattere di scrittura molto "netto" e al suo colore (bianco) che stacca molto dal fondo scuro: la leggibilità viene agevolata anche se non orizzontale.