Blues (Un Grillo per la Testa), Grillo IGT,
Paolo Calì.
Paolo Calì.
Caso particolare di "naming" per questo vino prodotto dall'Azienda di Paolo Calì che ha sede a Vittoria in Sicilia. È necessario premettere che quasi tutte le etichette di questo produttore si distinguono per l'originalità del messaggio. Sicché spesso a un nome del vino vero e proprio viene affiancata una dicitura supplementare, una frase, un motto, uno slogan, un "pay-off" direbbero i pubblicitari. Una frase che echeggia visivamente in modo ancora più evidente del nome stesso. In precedenza su questo blog è stato analizzato un vino della medesima azienda che si chiama "Osa", un rosato da Frappato che riportava anche la frase "Questo non è un vino tranquillo". In questo caso scopriamo invece un vino da vitigno grillo che si chiama "Blues" e che come frase di richiamo recita "Un grillo per la testa". Diciamo che siamo di fronte a una dicotomia, a una sovrapposizione di concetti: "Blues" richiama un ben determinato mondo musicale, un ambiente soffuso, una ricerca interiore. Invece la frase "Un grillo per la testa" gioca con i modi di dire, sfruttando il nome del vitigno, ma anche, crediamo, alludendo ai prevedibili effetti inebrianti di questo intenso vino siciliano. Nel complesso l'etichetta richiama l'attenzione. Se non altro per il design che mette in evidenza la frase principale e che normalmente si è portati, per curiosità, a leggere. Buona quindi l'idea di creare delle "affermazioni" che connotano il vino. Cosa buona e anche giusta sarebbe che frase e nome (storia, design, colori, etc.) fossero guidati dal medesimo concept complessivo. Una logica di comunicazione che ha da essere significante e coerente.