Tâm, Bolgheri Superiore, Batzella.
È un bel "pasticcio" questa etichetta. In senso gastronomico, cioè riferito a quando si mettono insieme tanti ingredienti che magari nulla c'entrano uno con l'altro. Vediamo di districare un po' la matassa. L'azienda si chiama Batzella, dal cognome di uno dei due fondatori. E già qui ci sono delle difficoltà di pronuncia e pazienza che in etichetta viene pure scritto in modo spezzato, probabilmente complicando le cose (la lettura diventa "Batz" e poi "ella"). Il nome del vino è “Tâm” e viene giustificato in questo modo dal produttore, nelle proprie schede prodotto: "Il nome “Tâm” vuol dire “passione” in Vietnamita, la passione che muove noi
produttori alla ricerca di quell’elusivo equilibrio fra eleganza e potenza nei nostri vini". Il fatto è dovuto, si presume, alla nazione di origine dell'altro fondatore, la compagna del Batzella. La questione vietnamita non si conclude qui, perché riguarda anche il design dell'etichetta, alquanto particolare. Infatti nel sito web si dice che: "Il disegno
dell’etichetta è ispirato dal carattere cinese con cui si scrive TÂM, cioè cuore, passione". Il concept è forte, preciso, valido, ma la scelta di esprimerlo in modo così orientaleggiante potrebbe generare qualche perplessità. Prima di fare queste scelte diciamo "affettive", servirebbe valutare che impatto può avere sul pubblico un'etichetta in vietnamita, che riporta, doverosamente, anche l'origine toscana del vino (Bolgheri), generando un corto circuito percettivo. Origine toscana anch'essa discutibile visto che si tratta di un vino costituito dal cosiddetto "taglio bordolese". Insomma un bel mix di culture, diciamo così. Precisiamo una volta di più che i commenti qui riportati riguardano unicamente la grafica delle etichette e non vanno nel merito della qualità del vino che spesso, per le etichette commentate, è ottima così come, anche in questo caso, sono stimati i relativi produttori.