Questa etichetta è un rebus. Come modo di dire (si dice di qualcosa di enigmatico) e anche come raffigurazione (che somiglia a quelle dei rebus della Settimana Enigmistica dove, attraverso le immagini, bisogna arrivare a formulare una frase). In questo caso si tratta evidentemente dell'opera (firmata) dell'artista Daniele Fissore, intitolata "Picnic". Raffigura in effetti la scena di un pic-nic tra un gruppo di persone. Una mano di donna in primo piano sta per prendere una bottiglia. Primo enigma: sullo sfondo si vede il mare. E pur considerando che il vitigno Favorita è fortemente imparentato con il Vermentino e il Pigato liguri, rimane pur sempre una tipicità e una produzione piemontese. L'azienda infatti ha sede e vigne a Diano d'Alba in provincia di Cuneo. Secondo inghippo: le bottiglie raffigurate nella scena del pic-nic in questione sono degli altri vini di produzione della medesima azienda, il "Rosetto", da uve a bacca rossa non meglio precisate, e un Dolcetto, probabilmente il "Garabei", sempre di produzione della medesima azienda che produce questo Langhe Favorita del quale stiamo commentando l'etichetta. Insomma una specie di pubblicità occulta di altri vini, all'interno dell'etichetta di un vino diverso da essi. Bizzarro. Si vede anche una bottiglia più piccola, da bevanda gassata, che sembrerebbe proprio il Chinotto Lurisia, ma non complichiamoci la vita. Il vino non ha un nome (e questo non è bene) e quindi viene rappresentato dal nome del vitigno, dal nome del produttore e in sostanza e prevalenza da questa raffigurazione pittorica, molto estiva (e qui ci siamo, la Favorita è un vino per l'estate) che però lascia decisamente perplessi.