Palistorti e Querce Gobbe, Blend di Rossi
e Merlot, Ternuta di Valgiano e Petra Wine.
e Merlot, Ternuta di Valgiano e Petra Wine.
È una gara all'imperfezione più originale quella ingaggiata per il naming da queste due etichette toscane: tra "Palistorti" e "Querce Gobbe" non si sa cosa scegliere. Per simpatia voteremmo per le querce gobbe ma anche i pali storti hanno la loro goffa personalità. Per la cronaca il primo è un Colline Lucchesi Doc composto da Sangiovese (70%), Merlot (20%) e Syrah 10%. Il secondo è un Merlot in purezza del quale il produttore dice: "porta il nome della vigna che lo produce, Quercegobbe, posta ai margini della macchia mediterranea e orientata verso il mare". Sono due nomi che in ogni caso incuriosiscono e parlano dei luoghi di produzione, quindi bene. Originalità e territorialità. Per quanto riguarda le etichette: quella di Palistorti è estremamente lineare e pulita, forse troppo restìa nel comunicare. Inoltre adotta nelle diciture di legge, in basso, un fastidioso verde quasi fluorescente e poco leggibile. Querce Gobbe presenta un'etichetta molto classica con un disegno che riproduce l'ingresso della cantina di design che l'azienda ha edificato a nuovo. Nome in rosso su etichetta in bianco e nero: otticamente perfetto.