Pandolfo, Sangiovese di Romagna, La Pandolfa.
L'azienda vitivinicola che ha creato queste etichette è stata doppiamente coraggiosa: ha adottato un design insolito e "ingaggiante", fuori dagli schemi, e lo ha fatto prendendosi un po' in giro. Infatti i personaggi che vengono rappresentati e citati nelle etichette dei vini della gamma proposta al pubblico, sono dei nobili che hanno avuto trascorsi significativi in quella zona. In particolare Sigismondo Pandolfo Malatesta, detto "il Lupo di Rimini" noto per aver assaltato nel 1400 il Castello di Fiumana. La tenuta, che fu dei Marchesi Albicini per un lungo periodo (1626-1941), viene in seguito acquisita dalla Famiglia Ricci che ancora oggi (quarta generazione) la gestisce. I tre nobili raffigurati con colori molto forti sono quindi Pandolfo (che si ripete nella versione Riserva), un tale Battista (che a dire il vero sembra essere una donna) e Federico. Nomi altisonanti che in questa elaborazione hanno ricevuto "in dono" nasi da pupazzi di neve, occhi strabuzzati e zigomi pomellati da clown. Una modalità grafica decisamente dissacrante o, come minimo, molto ironica. Certo siamo in Romagna, provincia di Forlì-Cesena, e si sa che il carattere di quelle genti è decisamente ridanciano. Scappa un sorriso e anche di più. Dal canto loro le etichette, come scritto nelle prime righe di questo articolo, sono molto originali e cromaticamente attenzionali. Le nostre preferenze vanno a Pandolfo e in particolare al suo taglio di capelli.