Q500, Pinot Nero,
Azienda Agricola Baldessari.
Azienda Agricola Baldessari.
Paolo Conte recita "...e i francesi ci rispettano che le balle ancora gli girano" cantando allegramente di ciclismo eroico nel brano dedicato a Bartali. Perché è vero che i francesi ci guardano con ammirazione (spesso malcelata) anche nel mondo del vino. Lo sanno che sui rossi (come nel ciclismo) siamo competitivi, forse i migliori al mondo, noi italiani. E allora come e dove produrre un Pinot "Noir" che possa competere con quelli di Borgogna? La risposta è: in quota, sia essa latitudine o altezza sul livello del mare. Il Pinot Nero, a quanto pare, ha bisogno, più di altri vitigni, delle escursioni termiche che solo un clima fresco può assicurare (in ogni caso tra giorno e notte). Ed ecco quindi l'etichetta di un Pinot Nero trentino, ottenuto da vigneti posizionati, come è facilmente intuibile, a 500 mt di altezza (a Est della città di Trento, frazione Povo). Il nome del vino infatti, "Q500", allude chiaramente a questa condizione pedemontana. Girano quindi tutti attorno al nome gli elementi di questa etichetta molto semplice: il concept, il design stesso, i colori, la grafica. Vengono utilizzati in modo forse un po' "sfacciato" i colori rosso e nero su sfondo bianco: da manuale di comunicazione, sono le combinazioni cromatiche più attenzionali, lo dicono le ricerche scientifiche. E allora parole grandi, colori forti, intenzioni chiare, messaggio efficace. Certo non viene lasciato molto agire all'eleganza e all'emozione raffinata, ma è il risultato quello che conta. O no? P.S.: dicono che il vino sia molto buono. Piace e dispiace molto anche ai francesi. Photo credits: @vaniagram