Alta Luna, Pinot Grigio, Dolomite Alps (Cavit).
Di bottiglie di Pinot Grigio ne circolano milioni. Soprattutto negli Stati Uniti. Infinte anche le aziende che si tuffano in questo mercato che assorbe grandi quantità di questo vino bianco “leggero”. La differenza spesso la fa la rete commerciale, oppure il marchio e logicamente l’etichetta. Ve ne proponiamo una, la matrice è Cavit, ben fatta, con caratteristiche tecniche, degne di nota. Il vino si chiama “Alta Luna”, diverso dal solito “luna piena” perché indica la posizione non la porzione della luna. Quando si trova al centro del cielo si può definire “alta”. Il nome funziona sia nei paesi anglofoni sia in Italia (forse da noi verrebbe da scrivere “Luna Alta”, ma è soggettivo). Gli altri elementi del packaging: la luna, in alto a destra, in verde luminescente (inchiostro speciale), è rivolta verso ovest ed è quindi crescente. Il carattere di scrittura del nome del vino è un corsivo molto leggibile e realizzato con un inchiostro in rilievo. Nella parte bassa dell’etichetta vediamo le sagome di alcune montagne: si tratta di un vero e proprio taglio nella carta che crea un effetto di profondità ottica. Gli elementi sono semplici, tutto sommato, ma anche ben valorizzati e armonizzati. Il risultato nel complesso offre la percezione di qualcosa di valoriale e di concettualmente legato al terroir (confermato dalla firma/logo, in basso “Dolomite Alps”).