Migliorè, Taglio Bordolese, Vallepicciola.
Questa allegra etichetta viene dalla Toscana, esattamente da Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, dove il produttore Vallepicciola (laddove “piccola” viene proposto in versione vernacolare) vinifica, oltre al Chianti Classico, anche vitigni internazionali come questo “Migliorè”. Interessante il nome che come si può facilmente dedurre nasce dalla crasi delle parole “migliore” e “Rè”. La spiegazione esatta va trovata nel gioco di parole che deriva da “il miglior vino del Rè”, figura coronata che è anche il simbolo dell’azienda (lo vediamo in alto nel packaging). Questo vino infatti si erge a top di gamma (anche per il costo, molto impegnativo) con sole 2500 bottiglie/anno. C’è davvero bisogno di produrre un taglio bordolese in Toscana? Ormai lo fanno in molti, sulla scia degli storici Igt che hanno tracciato la via nel secolo scorso. A suo favore (di questo Migliorè) sta (stava, poi vedremo perché) la simpatica illlustrazione di un Rè beone (che in realtà “beve” un grappolo d’uva) che disincanta e rende meno seriosa la dinamica simil-francese del prodotto. Recentemente è stata realizzata una nuova etichetta (sempre con lo stesso nome del vino) molto più pacata nel design e nei colori. A noi non piace, per cui abbiamo deciso di proporre e prendere in esame questa versione.