#Rosé, Vino Rosato, Provinco Italia.
Questo vino, uno dei tanti proposti al mercato, soprattutto internazionale, da un grosso distributore che fa capo a Italian Wine Brands, è di fatto un rosato. Non è dato a sapere con quali vitigni viene prodotto. Diciamo che è un “blend” e la chiudiamo qui. L’etichetta è di forte impatto: un enorme “#ashtag” campeggia al centro dello spazio disponibile. Di fianco ad esso viene aggiunto “Rosé”. La trama che fa da sfondo, che da lontano potrebbe sembrare una texture grigia, è formata in realtà da moltissimi altri hashtag inerenti al mondo del vino. Vi troviamo #whitewine, #redwine, #winetime, #iwine, e cosi via con una serie di parole tra le quali alcune fuori luogo, come #winedown o anche #drunk (ubriaco). L’etichetta è del tipo totalmente trasparente, si tratta cioè di una pellicola che al di là delle parole in superficie lascia intravvedere il contenuto della bottiglia, ovvero il colore del vino. Possiamo annoverarla tra le etichette strane, sicuramente creative, fuori dagli schemi, di quelle che sullo scaffale lo sguardo non può evitare. E forse è proprio questo l’intento, dietro ad una pianificazione di marketing assolutamente commerciale.