Giochi di Parole per Vini Esuberanti

MaDDam, Brut (Sekt), Doppeldes D - Das Weinduo.

Questa etichetta di forte impatto cromatico, dove il rosso detta legge, veste un vino spumante prodotto da due giovani vignaiole tedesche della Mosella. Il packaging in sé non è nulla di strepitoso, a parte il fatto che si fa certamente notare, con una certa prepotenza, soprattutto su uno scaffale eventualmente abitato da etichette sobrie e classicheggianti. I nomi dell’azienda e del vino, offrono invece qualche spunto interessante. Al centro dell’etichetta vediamo uno strano logo bianco formato da due “D” incrociate ed inclinate. L’azienda infatti si chiama “Doppeldes D”, doppia “D”. L’origine viene ricondotta al fatto che le due titolari vengono soprannominate dagli amici Duchesse e Diva (anagraficamente si chiamano Madeleine Ries e Lia Backendorf). Le due “D” maiuscole appaiono anche nel nome del vino, questa volta speculari (cioè una delle due è girata), a creare “maDDam” un gioco di parole che sfrutta il termine “madam” alludendo all’inglese “mad”, pazzo. Quindi potrebbe essere la Dama Matta in italiano (oppure il corrispondente nome “Damatta”, tanto per giocare un po’ con le parole). Sopra e sotto al nome, nella fascia nera, con parole più piccole, ci viene confermato che Madeleine è la Duchesse e Lia è la Diva. Insomma si tratta di un modo giocoso di fare branding. Nel mondo del vino “moderno” è ammesso anche questo.