Abbazia di Novacella.
Questo vino viene collocato all’interno della linea “Insolitus” di una storica cantina altoatesina. Ogni anno l’Abbazia di Novacella aggiunge nuovi prodotti a questa serie, catalogabile come sperimentale, cioè con una produzione limitata. Si tratta qui di un ricco blend di bianchi come Sylvaner, Pinot Grigio, Kerner, Riesling e Gewürztraminer. Tutti insieme appassionatamente. Il nome rispecchia il concept: “Orchestra”, una sinfonia di uve che riesce a mettere in scena, sulla tavola, un concerto di sensazioni. L’etichetta, che potrebbe a un primo esame sembrare semplice, è basata su un fondo bianco, dove scopriamo a poco a poco, osservando bene, alcuni particolari. Innanzitutto al centro vediamo una grande “O” (insomma, un cerchio); sotto leggiamo il nome del vino; in alto a destra il nome della linea, “insolitus”, in corsivo grigio, poco leggibile; a sinistra lo stemma della cantina con la scritta in latino “vivat crescat floreat” cioè “possa vivere, crescere e prosperare”; in basso a destra, sempre in corsivo, la precisazione “Uvaggio Bianco” e nella parte bassa del packaging un’onda con un puntino, forse la sporcatura di un bicchiere, forse la rappresentazione di una valle, chi lo capisce è bravo. In sostanza si tratta di un’etichetta un po’ dispersiva e anche enigmatica. Il vino sicuramente se la caverà meglio.